Negli ultimi tempi, l’avvento dell’AI sta segnando un rapporto in crescita con la cybersecurity e sta assumendo un ruolo sempre più importante nello schermo contro le minacce informatiche.
Progressivamente, si sta vedendo come, integrare l’AI nella sicurezza informatica, può aumentarne il grado di performatività, per fronteggiare sfide sempre più difficili.
Secondo la ricerca di Acumen Reasearch and Consulting, società indiana leader nel settore delle indagini di mercato e consulenza, dietro i prodotti e i servizi di cybersecurity integrati con AI, il giro d’affari si aggirerà sugli oltre 130 miliardi di dollari entro il 2030.
Nel corso di questo articolo si vedrà più nello specifico di cosa si sta parlando.

AI: come rileva e risponde a pericoli sofisticati

Ultimamente, l’AI sta cambiando drasticamente le modalità in cui si rivelano e si riesce a rispondere a pericoli informatici sempre più sofisticati.
Gli algoritmi dell’Intelligenza Artificiale, infatti, riescono ad analizzare in real time tantissimi dati, indicando così pattern anomali che potrebbero riferirsi ad un attacco e che i sistemi di controllo tradizionali potrebbero ignorare, andando ad agire preventivamente e bloccando o limitando danni ingenti ai sistemi.

L’automazione della risposta alle minacce di attacco

I software AI, pertanto, consentono un’elevata automazione nella risposta alle minacce e agli incidenti legati alla cybersecurity.
Piattaforme SOAR (Security Orchestration – Automation and Response) si avvalgono dell’uso di AI per procedere all’automazione delle risposte a particolari minacce di attacco.
In tal modo:

  • Si diminuisce il tempo di reazione dello staff preposto alla sicurezza
  • Si permette allo staff di dedicarsi a problematiche più complesse
  • Si isolano i dispositivi compromessi
  • Si bloccano IP dannosi
  • Si possono iniziare processi di recupero in pochissimo tempo

Insomma, un modello win to win che non si deve assolutamente sottovalutare.

Un sistema di protezione avanzato e customizzato

L’Intelligenza Artificiale, quindi, sta permettendo di focalizzare maggiormente l’attenzione su un sistema di protezione estremamente avanzato.
Gli strumenti che si basano su AI possono, così, predire anche le potenziali minacce, fondandosi sullo storico dei pattern di attacco.
Tutto questo rende le aziende e gli staff per la sicurezza in grado di migliorare ulteriormente le misure di prevenzione, prima che queste diventino reali ed eventualmente davvero dannose.
Inoltre l’AI permette di identificare dei punti di debolezza nei sistemi di rete e nei software e può indicare degli interventi di correzione, anche sofisticati per renderli più sicuri e forti rispetto agli attacchi, potenziali e reali.
Un altro punto a favore dell’integrazione dell’AI ai sistemi di sicurezza delle reti informatiche è quello di proporre sistemi di sicurezza customizzati alle esigenze dei singoli utenti.
Ad esempio, se un utente dovesse mostrare dei comportamenti non comuni per il sistema, questo potrebbe produrre modi di autenticazione più stringenti e andrebbe così a diminuire di netto il rischio di accessi non autorizzati.
Ovviamente, l’AI riesce ad adattarsi in modo facile e veloce a questi cambiamenti, e questo suo “atteggiamento” consente un’ulteriore sicurezza, perché sempre aggiornato.

Il lato “criminoso” dell’AI

Fino a questo momento si sono analizzati i vantaggi che l’integrazione di AI porta ai sistemi di cybersecurity.
D’altra parte, però, può anche rappresentare un’arma a doppio taglio se finisce nelle mani dei cybercriminali, che possono utilizzarla per sviluppare malware intelligenti e phishing avanzati che minano i sistemi di sicurezza, fino ad arrivare a eluderli completamente.
Per esempio, ci si riferisce a deepfake o a bot che generano contenuti sia scritti che vocali totalmente credibili e che sono alla base di truffe ai danni degli utenti. Per questo, si sta ritenendo necessario lo sviluppo di misure di sicurezza ancora più avanzate e criptate.
In tale processo, diventa sempre più importante la presenza di esperti professionisti che indirizzano l’AI a controlli su larga scala, generando sistemi strategici contro minacce avanzate, andando a migliorare ulteriormente così la cybersecurity.

L’intreccio complesso tra minacce e opportunità

L’intreccio tra minacce e opportunità dato dalla sinergia tra AI e sistemi di cybersecurity è destinato a diventare sempre più complesso e interessante.
Infatti, da una parte l’AI offre sistemi senza precedenti per migliorare la sicurezza informatica, ma dall’altra può diventare uno strumento anche dannoso, per cui è necessario un monitoraggio costante e attento.
Le aziende e gli imprenditori sono chiamati a porre particolare attenzione nei confronti di queste tecnologie, dando spazio alla formazione e ad asset di ricerca e sviluppo sempre più integrati ed evoluti, in un mondo sempre più connesso e digitale, ma al contempo anche più fragile.